Lo Schioppettino di Prepotto: la storia liquida di un territorio

Lo Schioppettino di Prepotto: la storia liquida di un territorio

Il Friuli è un piccolo compendio dell’universo, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì” (Ippolito Nievo, Le confessioni di un italiano).

Da una laguna arcaica di arne e marenarie allo sviluppo di una cultura millenaria della vite e del vino, oltre 2000 ettari di superficie vitata ed un equilibrio climatico ideale: ecco a voi i Colli Orientali del Friuli, una zona baciata dalla bontà divina.

Qui tra le Alpi Giulie e l’Alto Adriatico, dove l’alternarsi di notti fresche e giornate calde regala ai vini una preziosa aromaticità, la natura si accompagna a testimonianze artistiche che danno risalto alla friulanità di frontiera di questo territorio, tratto esclusivo e inesprimibile che caratterizza questa regione di confine.

La cultura enologica è qui un patrimonio di tradizioni antiche e di una civiltà del lavoro che hanno permesso la salvezza e poi il trionfo di un vitigno autoctono eccellente, lo Schioppettino, che ha la sua culla nel borgo di Prepotto e racconta una storia travagliata a partire dalle origini del suo nome fino al rischio della sua estinzione: eliminato negli anni ’70 dall’elenco delle varietà consentite rinasce e viene reinserito nell’elenco grazie soprattutto alla caparbietà del noto Paolo Rapuzzi, a dimostrazione della concretezza friulana ben espressa dalla della nota frase «E fasìn di bessói» (“facciamo da soli”).

Un’eccellenza, questo vino autoctono rosso, lo Schioppettino di Prepotto, prodotta esclusivamente in questo Comune e che è il risultato di un matrimonio felice tra il vitigno ed il suo territorio di origine: un’unione che esprime tipicità, qualità e amore per “la patrie dal Friûl” propria dei suoi abitanti.

La nobiltà e la fierezza di questo terroir, inteso nel suo senso più stretto, si esprimono al meglio: buon corpo, tannini levigati, ottima acidità e uno scoppio di aromi e profumi distintivi non possono che sorprendere gli amanti del vino.

Quando vi rilasserete gustando un calice di Schioppettino provate ad assaporarne insieme il corso degli eventi che ne hanno fatto la storia, ad immaginare confini che oggi non esistono più, stagioni passate che a distanza di tempo vi donano un vino levigato da legno e anfore, i profumi che solo questo lembo dei Colli Orientali riesce ad imprimervi.

Enoturismo ma non solo…Prepotto e i suoi dintorni sono mete magiche per cicloturisti ed escursionisti basti pensare che nel Comune si intersecano 3 cammini internazionali (Alpe Adria Trail, Cammino Celeste e la Via Alpina) che hanno come obiettivo comune l’arrivo all’imperdibile Santuario fortificato di Castelmonte che si staglia sui profili prealpini; numerose le piste ciclabili che attraversano la valle dello Judrio e i sentieri che percorrono i ronchi (“roncs”) attraverso panorami emozionanti.

Ovviamente dopo tanto sport e degustazioni bisogna pur mangiare!

Anche la tradizione gastronomica del Friuli è ricca di tradizioni ed è figlia, soprattutto nei Colli Orientali, di scambi con le popolazioni confinanti. Gustate un frico casalingo attorno al calore di uno spolert, abbuffatevi di cjarsons, abbinate un buon bicchiere di friulano ad un piatto di prosciutto di San Daniele e assaporate una fetta di gubana, godetevi la calorosa accoglienza delle frasche o scoprite le piccole osterie tipiche.

Se lo Schioppettino è il Re indiscusso di Prepotto, il Friulano è l’ambasciatore del Friuli nel mondo, ve lo raccontiamo la prossima volta.

Siamo sempre lieti di accogliervi nella nostra cantina, siete i benvenuti!


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